Kilimanjaro, Tanzania
Visitare la Tanzania e saltare una tappa al Kilimanjaro può essere un errore per i viaggiatori appassionati di natura e di trekking; la cima, che rientra tra le più alte al mondo, si trova non distante dal confine con il Kenya e fa parte dei Patrimoni UNESCO. Conosciuto per un paesaggio altamente suggestivo, il Kilimanjaro è tra i parchi più estesi della Tanzania grazie ai suoi 750 chilometri quadrati. Città principale del territorio è Arusha, dove si trova anche una comunità ricca di persone che hanno creato aree residenziali.
Perché dovresti visitare il Kilimanjaro? Mostra un lato diverso della Tanzania, ti permette di affrontare sentieri e trekking anche impegnativi e ti mostra un paesaggio naturalistico inaspettato. Tra le tappe imperdibili c’è la visita alla Great Rift Valley seguita dalla pianura di Serengeti.
Kilimanjaro, cosa fare e cosa vedere
Conosciuto per essere la vetta “solitaria” più alta al mondo, il Kilimanjaro viene soprannominato spesso il tetto dell’Africa. Il parco nazionale dentro cui si posiziona vanta una flora ricchissima di fiori, piante ed alberi da scoprire ma soprattutto ha una fauna di tutto rispetto.
Grazie alle diverse tipologie di ecosistemi e ad un’area davvero vasta è possibile osservare tantissimi animali differenti che vivono nel loro habitat naturale. Dalla foresta pluviale alla brughiera fino al deserto alpino, le differenze si notano incredibilmente.
Secondo gli studi sono stati registrati 155 specie di mammiferi oltre a tantissime specie di uccelli. Oltre al trekking fino alla cima è possibile visitare il parco nazionale dove attraverso alcuni percorsi è possibile incontrare elefanti, leopardi e bufali.
Il monte Kilimanjaro
È alto 5896 metri ed è la montagna più alta dell’Africa; oltre a ciò però è anche uno dei vulcani più alti al mondo, un primato che sicuramente non è da sottovalutare e che in passato ha fatto in modo che potesse avere una natura così rigogliosa. Da non trascurare è la zona occidentale che spesso viene lasciata da parte dai turisti ma che in realtà si distingue per una fauna selvatica e per un villaggio chiamato Sanya Juu che merita una visita.
I laghi
Tra le particolarità del territorio c’è la possibilità di visitare due specchi d’acqua. La prima è il lago Jipe che diventa una riserva d’acqua preziosa per moltissimi animali; fa parte del Parco Nazionale e ha come caratteristica una superficie limitata a 30 chilometri quadrati.
Il secondo lago imperdibile è quello di Chala che è conosciuto come una piscina vulcanica; il cratere di quattro chilometri quadrati si è trasformato in lago ed è circondato da una vegetazione rigogliosa.
Quando andare in Kilimanjaro
Individuare il periodo migliore per visitare il Kilimanjaro è piuttosto semplice: sicuramente consigliamo una visita a partire dalla fine di giugno fino ad inizio ottobre; nonostante molti tentino la scalata tutto l’anno possiamo dire con certezza che i mesi di pioggia siano i meno indicati poiché i sentieri diventano scivolosi quindi anche più pericolosi ed impervi.
Devi sapere che normalmente chi affronta questo percorso cammina tra le 4 e le 6 ore al giorno poiché le temperature sono davvero fredde e possono raggiungere i -20 gradi in vetta consigliamo di portare vestiti adatti e di farsi consigliare da guide esperte per affrontare il viaggio.
Trekking sul Kilimanjaro
Devi sapere che i sentieri di trekking sul Kilimanjaro non sono riservati solamente ad atleti professionisti ed esperti ma è sicuramente necessario avere una buona forma fisica; non è necessario riuscire a raggiungere la cima anche perché i rischi di freddo e disidratazione ci sono e solo i più esperti dovrebbero continuare fino alla fine. Secondo i dati, quasi il 75% dei turisti torna indietro prima di raggiungere la vetta ma questa non è da vedere come una sconfitta: ognuno dovrebbe affrontare il percorso in base alle proprie possibilità.
Notizia in più da sapere: la scalata è vietata ai bambini sotto i 10 anni ma è consigliato avere almeno 16 anni per affrontare l’impegnativo percorso.