Ngorongoro, Tanzania
Chi pianifica un viaggio in Tanzania dovrebbe prendere in considerazione l’idea di visitare l’area di conservazione di Ngorongoro. Non troppo distante dal Kilimangiaro, è caratterizzata da un’area molto ampia attorno all’omonimo cratere. La zona, di origine vulcanica, ospita diverse specie tra cui soprattutto elefanti, rinoceronti neri e tantissimi altri animali trattandosi di un vero e proprio ecosistema. Organizzare un safari a Ngorongoro è sicuramente un’ottima idea affidandosi a professionisti del settore.
Ngorongoro, cosa vedere e cosa fare
Con un panorama suggestivo, il Ngorongoro diventa una tappa irrinunciabile per chi organizza un viaggio in Tanzania. Il nome che identifica il Vulcano ha dato la denominazione di tutta l’area che ora, oltre ad essere una riserva naturale, è anche un punto di riferimento turistico. L’area si trova all’interno della caldera del vulcano nella pianura del Serengeti.
Ngorongoro, gli animali che si possono ammirare
La riserva naturale di Ngorongoro ospita tantissime specie differenti; si tratta di un vero e proprio ecosistema in cui è possibile ammirare tantissimi animali differenti. Proprio la concentrazione di tanti esemplari differenti attira ogni anno numerosi turisti che sanno di poter vedere da vicino elefanti, zebre, gnu, bufali ma anche gazzelle, ippopotami, ghepardi, iene e leoni. Una chicca? I rinoceronti neri, una specie in via d’estinzione.
Cratere di Ngorongoro
Come accennato, Ngorongoro è una zona vulcanica ed è proprio il cratere una delle tappe imperdibili in questa località. Da molti considerata la principale attrattiva, al suo interno vanta un numero altissimo di animali selvatici. Grossi mammiferi e predatori convivono in questo luogo dal fascino senza pari. Vogliamo sottolineare che non si tratta di un parco nazionale ma di una riserva riconosciuta come patrimonio dell’umanità UNESCO.
Riserva naturale di Ngorongoro
Considerata a tutti gli effetti una delle meraviglie del mondo e riconosciuta come Patrimonio Unesco, la riserva naturale di Ngorongoro deve essere assolutamente inserita nelle tappe di viaggio se hai intenzione di visitare la Tanzania. Il motivo di tanto interesse non è solo nel paesaggio suggestivo ma nel fatto di aver sviluppato un ecosistema; secondo gli studiosi sono oltre 25.000 gli esemplari di grande taglia che abitano il cratere, o meglio dire, la caldera, oltre alle specie di uccelli che non sono state contate nella stima.
Ngorongoro, quando andare
Il clima a Ngorongoro viene influenzato dall’altitudine ma di base resta subtropicale; questo significa che durante il giorno si possono godere temperature miti mentre la notte i gradi scendono ed è più fresco tanto che in alcuni momenti si raggiungono gli zero gradi. Sono due le stagioni principali: quella secca da giugno a settembre con pochissime precipitazioni e quella umida da ottobre a maggio dove ci sono piogge brevi da ottobre a dicembre e lunghe da marzo a maggio.
Se cerchi di capire quale sia il periodo migliore per organizzare una vacanza ti suggeriamo quello che va da giugno a settembre: le temperature notturne sono fresche ma non eccessivamente fredde e puoi goderti la presenza di moltissimi animali; se invece preferisci vedere da vicino la migrazione di zebre e zebù punta su gennaio e febbraio.
Come visitare Ngorongoro, i migliori safari
Se ti stai chiedendo quale sia il modo migliore per visitare la Riserva Naturale vogliamo suggerirti i safari nel Ngorongoro. Abbiamo selezionato alcune esperienze davvero suggestive da prenotare per vivere la magia della località esplorandola nel dettaglio, oppure inserendola in un itinerario che tocca più zone.
Safari Asante Sana
L’esperienza del Safari Asante Sana di 5 giorni e 4 notti prende il nome dall’espressione Swahili che significa “grazie mille”. In questo viaggio verranno toccati i tre parchi principali del nord della Tanzania. L’experience emozionante si apre con un giorno dedicato al cratere di Ngorongoro e a tutta la sua fauna andando a scoprire da vicino alcuni animali tra cui zebre, gnu, fenicotteri ma anche leoni, elefanti e iene.
Nei due giorni successivi ci si dedica a Serengeti, patrimonio UNESCO e dove è possibile vedere da vicino quelli che sono considerati a tutti gli effetti i “giganti della savana”. L’ultimo giorno del Safari porta i viaggiatori alla scoperta di Tarangire, una zona particolarmente verde con alberi di baobab e dove è possibile vedere da vicino giraffe, gazzelle, facoceri, elefanti e tanti altri animali.
Safari Hakuna Matata
Il Safari Hakuna Matata dura 7 giorni e 6 notti per questo tour che inizia dal lago Manyara dove sono presenti 11 ecosistemi diversi, si passa poi a Ngorongoro il giorno seguente potendo visitare non solo il cratere e le specie animali ma anche la zona di saline, laghi e paludi. 2 giornate del Safari vengono dedicata a Serengeti per chiudere il tutto con Tarangire dove è possibile vedere altre specie come le giraffe o gli elefanti.
Safari Jambo Jambo
Il safari Jambo Jambo è forse uno dei tour più lunghi e prende il nome dall’espressione Swahili “ciao ciao”. L’itinerario si apre con un giorno presso il parco del Lago Manyara dove è possibile vedere undici diversi ecosistemi, si dedica poi una giornata a Ngorongoro con la sua ricchissima fauna e il panorama suggestivo. 2 giorni sono poi dedicati a Serengeti per vedere da vicino i Big Five, si passa poi al Lago Natron per una giornata così da vedere non solo i fenicotteri e le 400 specie di uccelli ma anche i tantissimi rapaci. Si chiude il safari in Tanzania con Tarangire, una giornata alla scoperta del paesaggio ricco di verde.
Safari Ndutu
Il Safari Ndutu dura 9 giorni e 8 notti, questo tour permette di scoprire moltissimo della Tanzania grazie all’esplorazione di un giorno presso il lago Manyara, un giorno dedicato al Patrimonio Unesco di Ngorongoro e ai 4 giorni dedicati a Serengeti e Ndutu alla scoperta di una delle aree naturali protette dell’Africa orientale più amate e ricche di fauna.